SAN PIERO PATTI – Collaborazione zoppicante nel primo Consiglio Comunale dell’Amministrazione Fiore

SAN PIERO PATTI – Collaborazione zoppicante nel primo Consiglio Comunale dell’Amministrazione Fiore

Seduta consiliare lunga ed a tratti dibattuta, quella che lo scorso 14 luglio – a partire dalle 18,30 – si è svolta nell’aula “A. Florio” del Comune di San Piero Patti.

Diversi i punti all’ordine del giorno: una variazione al Bilancio; il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio riguardanti il conferimento dei rifiuti ; la nomina della commissione elettorale comunale ed, infine, due Mozioni presentate dal gruppo “San Piero in Comune”.

Ed è proprio sul primo punto, inerente la variazione al bilancio di previsione 2017/2019, che tra i banchi consiliari nasce lo scontro; il primo vero dibattito politico post elettorale e che, a distanza di giorni, ha innescato un “botta e risposta” a suon di note stampe intercorse tra i due gruppi.

Il gruppo di minoranza “San Piero in Comune”, ha, infatti, presentato ad inizio lavori tre diversi emendamenti alla variazione proposta dall’Amministrazione comunale: il primo, riguardante il potenziamento della Protezione Civile; il secondo, la manutenzione delle strade comunali e, l’ultimo, le caditoie stradali.

La minoranza consiliare, capeggiata da Gian Luca Camuti, si è in blocco fermamente opposta alla decisione dell’Amministrazione Fiore di  sottrarre somme, per la copertura della variazione,  anche al capitolo destinato alla Protezione Civile in quanto ciò avrebbe determinato un “depotenziamento inaccettabile” in virtù, soprattutto, della mozione promossa dagli stessi che mirava a potenziare l’ambito depauperato.

Nonostante i pareri favorevoli dei funzionari comunali e nonostante – come spiegato dall’ esecutivo e dai colleghi di maggioranza – si trattasse di un prelievo alla voce “ contributi” e pressoché momentaneo, data la possibilità  del riequilibrio dell’esercizio contabile entro il prossimo 30 luglio , la minoranza è andata avanti.

La motivazione principale, e di “ natura politica “,  esplicitata da San Piero in Comune è stata quella della scelta, ritenuta inappropriata, di impoverire proprio il capitolo di spesa destinato all’ambito della Protezione Civile piuttosto che ad  altri, come quello relativo alle indennità degli amministratori.

“Date le esigue disponibilità dell’ Ente e per far fronte ad interventi indispensabili, come ad esempio alcuni predisposti alla casa di cura comunale,  siamo stati costretti ad attingere anche al capitolo della protezione civile così  da recuperare somme da impiegare  in vari ambiti, tra i quali la casa di cura comunale e l’ organizzazione delle manifestazioni estive” – ha dichiarato il capogruppo di maggioranza Gianluca Di Bella nel suo primo intervento.  Precisando , noltre, come questo fosse un fatto solo momentaneo e come vi fosse la necessità di predisporre subito un capitolo autonomo per il settore della Protezione Civile Comunale affinché, questo ambito,  venga coordinato direttamente dell’ente e non più solo demandato ad associazioni esterne.

A seguire l’intervento del sindaco Salvino Fiore che ha invitato l’opposizione al ritiro della mozione, impegnandosi formalmente a ricostituire, già nelle prossime settimane, il capitolo  ridotto  per le motivazioni espresse dalla sua maggioranza ed anche in virtù delle dichiarazioni del suo vice sindaco Armando Interdonato.

I Consiglieri di opposizione non hanno, però,   accettato l’invito  del sindaco e dei colleghi,  richiedendo il parere del Revisione dei Conti  il quale  –  non essendo presente in aula – lo ha comunque fatto pervenire  ( indicandolo alla fine quale positivo) determinando una lunga pausa .

A sostegno della dichiarazione di impegno formulata da Fiore, “Tutti per San Piero “ ha anticipato un emendamento con il quale sono stati destinati 12.000,00 € totali  ( suddivisi sia in favore dei servizi di Protezione Civile che nell’istituzione di un nuovo capitolo in materia che, infine, a sostegno dei portatori di handicap). Somma questa prelevata tutta dalle indennità spettanti agli amministratori.

La risposta a tale atto è  stata la richiesta, da parte della minoranza , della sottoscrizione dell’emendamento. Richiesta bocciata però  da una maggioranza che, come dichiarato dallo stesso Sindaco, “ha subito un atteggiamento di incomprensibile ostruzionismo e di non fiducia, nonostante l’apertura dimostrata sinora nei confronti del gruppo “San Piero in Comune” e nonostante l’impegno preso dall’Amministrazione a riequilibrare, a stretto giro, il Bilancio”.

Critiche queste respinte al mittente da parte di tutti i membri di “ San Piero in Comune “ che sia in aula che – poi con successiva nota stampa – si sono, invece, dichiarati spinti solo da motivazioni politiche che imponevano un urgente implemento del capitolo di spesa impoverito. “ Non permetterci di sottoscrivere l’emendamento costituisce un fatto politico gravissimo – scrivono i consiglieri Camuti; Pagliazzo; Pagana e Biondo – teso a ricercare la contrapposizione a tutti i costi e voluto dal sindaco Fiore, l’unico contrario alla nostra richiesta. Facciamo presente di non aver tenuto un atteggiamento di ostruzionismo e che collaborare non significa subire passivamente le imposizioni altrui senza alcun confronto e che il dialogo non deve avvenire solo da una parte che sovrasta l’altra dettando le sue condizioni. Per il bene del paese, voteremo favorevolmente tutto ciò che riteniamo giusto superando inutili scontri”.

Relativa concordia tra i gruppi per quanto riguarda gli altri punti all’ordine del giorno che è proseguito con le deliberazioni dei debiti fuori bilancio (approvati solo dalla maggioranza con l’astensione dei 4 consiglieri di opposizione) e la discussione in merito sulla mozione relativa allo “ Sportello Europa”, sposata dall’intero Consiglio ma rinviata solo per attuale indisponibilità economica.

La seduta, che si è chiusa dopo ben 5 ore, sembrerebbe continuare adesso sui social:  virtuali scranni nei quali, i due gruppi, informano la cittadinanza sulle motivazioni e proprie posizioni tenute in un consiglio che, sembrerebbe, risentire ancora di strascichi elettorali.

 

Sara Gaglio 

 

 

 

 

 

 

 

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