Le truffe agli anziani, attraverso svariati marchingegni, sono, purtroppo, all’ordine del giorno e, nonostante l’opera di sensibilizzazione, c’è chi “cade nella rete”.
Negli ultimi giorni diversi tentativi in tal senso sono stati fatti a Patti con il medesimo stratagemma. Con un numero sconosciuto, c’è chi intercetta la vittima prescelta sul telefono di casa, comunicandole che deve recarsi urgentemente dai Carabinieri perché un parente (figlio, fratello, sorella) ha avuto un incidente stradale, ferendo gravemente o addirittura uccidendo una persona. Così l’ignaro anziano, ovviamente preso dall’ansia, lascia la propria abitazione e così si può agire indisturbati a…ripulirla.
I casi noti verificatisi a Patti hanno riguardato una signora residente nel quartiere Sant’Antonino e altre due persone in via Calabria. In quest’ultimo caso, chi ha telefonato ha usato una dovizia di particolari che fa chiaramente intendere come le persone prese di mira siano debitamente “controllate” e come su di essere si acquisiscano precise informazioni. Evidentemente, non sarà opera di un singolo ma di una vera e propria organizzazione. Appena una delle signore coinvolte ha fatto presente che avrebbe avvisato la figlia, le è stato subito risposto: “No, sua figlia è già dai Carabinieri”. Solo l’intervento di una parente ha fatto sì che le due persone anziane (una era già sulle scale per dirigersi in caserma) non uscissero di casa, mandando, di fatto, all’aria i “progetti” di chi, senza scrupolo, approfitta dell’ingenuità degli anziani.
Pertanto, chi ha parenti anziani, specie se vivono da soli, li metta in guardia, affinchè non si lascino abbindolare e chi vive di tali inqualificabili stratagemmi cerchi, magari, modi più onesti per guadagnarsi da vivere.
Nel frattempo si continui ad operare con la prevenzione e, se è il caso, si intensifichino i controlli, provando ad intercettare chi materialmente fa la telefonata o, ancora meglio, per arrivare a mettere le mani sull’intera organizzazione.
Nicola Arrigo
