SAN PIERO PATTI – C’è chi esce e chi, forse, entra: oggi in Consiglio Comunale nuovo episodio della saga del Parco dei Nebrodi

SAN PIERO PATTI – C’è chi esce e chi, forse, entra: oggi in Consiglio Comunale nuovo episodio della saga del Parco dei Nebrodi

La seduta straordinaria del Consiglio Comunale di oggi 13 novembre, che si terrà nell’aula “A. Florio” alle ore 18:00, verterà esclusivamente sull’inclusione del comune di San Piero Patti nell’Ente Parco dei Nebrodi.

Si tratta di un” ritorno” sull’argomento che in realtà tale non è in quanto, negli ultimi 5 mesi – ovvero dal primo incontro pubblico svoltosi a maggio 2014 ad oggi, a causa soprattutto degli stravolgimenti politici interni allo stesso consiglio – mai si è giunti ad affrontare tale importante punto in sede consiliare.

Ripercorrendo la vicenda a ritroso, i primi passi mossi per avviare l’iter di inclusione risalgono al dicembre 2013, quando il Consiglio di San Piero Patti aveva approvato la richiesta di adesione, promossa dall’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, affinché anche il comune (così come altri 20) entrasse nel Parco più esteso della Sicilia. Nel maggio 2014, l’Amministrazione comunale ha promosso un incontro pubblico, a seguito del quale ha demandato al Consiglio la decisione sulla possibile inclusione di alcune aree del territorio sampietrino. Si arriva così al mese di giugno e l’argomento viene inserito nell’agenda dei lavori del civico consesso, il quale però lo rimanda nuovamente di seduta in seduta.

L’unico passo in avanti, negli atti propedeutici, è rappresentato dall’adesione della giunta Trovato all’Associazione Temporanea di Scopo, denominata “Verso il parco dei Nebrodi” e la predisposizione della planimetria dei territori da perimetrare, elaborata dall’ufficio tecnico comunale. Ad Agosto viene firmata la costituzione della suddetta presso la sede dell’Ente a S. Agata Militello, alla presenza dei sindaci dei Comuni firmatari (Ornella Trovato inclusa), del Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci e dell’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente Maria Rita Sgarlata. Da Settembre ad oggi, pertanto, l’argomento Parco non è ancora mai stato dibattuto; si riprova oggi con l’approvazione della planimetria relativa ai territori di proprietà comunali, redatta dall’Area Tecnica comunale e proposta dal sindaco Trovato e dall’assessore Taranto. I proponenti hanno apportato alcune modifiche, rispetto all’originario perimetro indicato, ed hanno indicato le seguenti zone: parte delle c/de Malupasso; Fondo Sciardi; Colla Gurna; Valle Sacra; Piano d’Armi e Cannavarì (in totale 500 ettari). Territori questi di evidente valore naturalistico da sottoporre a salvaguardia e che -salvo eventuali modifiche da parte dell’Ente di gestione- posso essere destinati come zona “D” all’interno del Parco.

Nutrita la lista degli invitati al civico consesso dal Presidente del Consiglio, ing. Alfonso Schepisi: i sindaci ed i Presidenti dei Consigli dei Comuni limitrofi (Librizzi; Montalbano Elicona; Floresta; Sant’Angelo di Brolo e Raccuya.); il Presidente del Circolo Enalcaccia di San Piero Patti, Pagana Giuseppe; i dottori agronomi Sebastiano Galvagno e Franco Machì; i dottori forestali Salvatore Salpietro e Filippo Camuti ed i diversi responsabili delle associazioni di categoria.
La possibile inclusione nel Parco dei Nebrodi, ha da subito infiammato la cittadinanza sampietrina; divisa tra detrattori e favorevoli a quella che potrebbe divenire un’opportunità di sviluppo oppure un pericoloso ginepraio di divieti e vincoli.

Da segnalare, ad esempio, il ricorso presentato dal Presidente dell’associazione Enalcaccia di San Piero Patti, Giuseppe Pagana, nel quale si chiede, in sede di opposizioni alla Delibera di consiglio, di restringere la superficie da inserire nel parco dei Nebrodi e di concordare, con le associazioni di categoria e gli operatori economici, l’area da includere. Così come la contrarietà di molti proprietari terrieri privati in merito all’imposizione di vincoli stringenti (come ad esempio le restrizioni in campo edificatorio e di ristrutturazione degli insediamenti abitativi esistenti) in assenza di evidenti e certi vantaggi ed, infine, la sfiducia nei confronti delle modalità di gestione dell’Ente Parco dei Nebrodi.

Un consiglio, quello di oggi pomeriggio, che si preannuncia pertanto molto dibattuto e di non prevedibile esito. Entrare a far parte del Parco, per poi “dolersene” come ha fatto il Comune di Floresta, guidato da Sebastiano Marzullo il quale – sostenuto dal suo intero consiglio comunale – ha avviato negli ultimi mesi le procedure amministrative preordinate al recesso del rapporto con il l’Ente, definito “un organo che non è mai riuscito a dare prospettive di sviluppo ai territori interessati”?
Si o No al Parco? Al Consiglio la patata bollente di tale scelta.

 

Sara Gaglio

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