Sabato 30 maggio 2015 – in prosecuzione della precedente seduta del giorno prima – si è svolto il Consiglio Comunale avente ad oggetto l’approvazione del Conto Consuntivo 2014, che rappresenta, nella sostanza, l’analisi del bilancio comunale dal punto di vista tecnico-finanziario, comunque non emendabile dal Consiglio Comunale.
Il bilancio è stato però approvato dal civico consesso sampietrino solo con 5 voti, ovvero quelli dei consiglieri dell’oramai ex maggioranza costituita dai “reduci” del gruppo Noi per San Piero Unito che sostiene l’amministrazione Trovato (Tricoli; Gulino e Taranto. Assente Paladina) oltre gli indipendenti Bongiovanni e Ballotta. Il gruppo “Progetto Paese”, capeggiato da Fabio di Dio, al momento della votazione esce dall’aula in segno di protesta ad eccezione del consigliere Camuti che invece rimane e vota contrario . Astenuti Schepis ed Ardiri, assente La Bella.
In tal modo i consiglieri Di Dio, Pagana, Camuti, Ferro e Di Bella ( che di fatto costituiscono attualmente la maggioranza in termini numeri e l’unica compagine coesa in consiglio comunale) riaffermano il loro diniego all’amministrare ed alle scelte del sindaco Ornella Trovato.
“ Il gruppo Progetto Paese – commentano in una nota stampa i consiglieri – in questi anni ha esercitando il proprio ruolo con un’azione di controllo ed indirizzo forte e costante, stimolando ripetutamente l’esecutivo con proposte, atti e mozioni in favore della collettività, non ultima quella all’ordine del giorno sulla raccolta differenziata che permetterebbe di diminuire le bollette per i cittadini. Il nostro atteggiamento in aula non è mai stato condizionato da pregiudizi, anzi, per evitare ulteriori complicazioni economiche all’Ente, il 2 Ottobre (a seguito di un serrato e profondo confronto interno) si è votato il Bilancio di Previsione, rinunciando ad una dura valutazione politica e soprattutto nella speranza che si potessero risolvere con serenità questioni importanti e delicate come la difficile vicenda sul futuro della “Casa di Riposo” e quella che riguarda l’occupazione dei lavoratori precari.
Purtroppo, l’impegno profuso e gli sforzi fatti da Progetto Paese sono stati inutili, ci saremmo aspettati meno superficialità, maggiore disponibilità all’ascolto, una presa di coscienza sulle problematiche che il nostro paese sta affrontando, e la chiusura dell’eterna “campagna elettorale” da parte dell’Amministrazione Trovato. Insomma, un cambio di rotta. In atto non possiamo far altro che constatare il permanere di una situazione di stallo e la perenne mancanza di progettualità dell’Amministrazione Trovato.
L’irreversibile frammentazione politica del Consiglio Comunale e l’alto livello di scontro, caratterizzato esclusivamente dalla resa dei conti tra reduci e fuoriusciti dal gruppo “Noi per San Piero Unito”, richiede l’inizio di un nuovo percorso politico che, oltre a dover dare risposte ai tanti problemi della nostra comunità, possa dare al paese un Progetto di sviluppo economico e sociale per il futuro di tutti noi.
Se il compito della politica – proseguono in chiusa i consiglieri- è produrre soluzioni, dovere di chi guida una comunità è realizzare la linea politica proposta e per la quale è stata votata ed eletta. Senso di responsabilità vuole che un Sindaco se – non riesce a mantenere una maggioranza in Consiglio Comunale; non ha un gruppo di sostengo; non concretizza risultati ; non ha prospettive progettuali e non riesce a dare corpo alla “linea politica” (laddove ci fosse) – tragga le giuste conseguenze: si dimetta.”
Un conto consuntivo, che dovrebbe rappresentare il momento conclusivo del processo di programmazione e controllo previsto dal legislatore, approvato quindi per il “rotto della cuffia” ( solo con il voto di 1/3 dei consiglieri) non costituisce di certo un vanto per l’esecutivo e riporta alla luce l’ attuale grave frammentazione politica tra i banchi consiliari che, specularmente, si riflette anche nella comunità sampietrina.
Sara Gaglio