SAN PIERO PATTI – Ancora fuori servizio tutte le casse ATM. Situazione insostenibile

SAN PIERO PATTI – Ancora fuori servizio tutte le casse ATM. Situazione insostenibile

Da un paio di settimane un paragone – ovviamente molto azzardato e provocatorio – nasce spontaneo: San Piero Patti come la Grecia? Che si tratti , grazie a Dio, di due situazioni incomparabili non ci piove, però i sampietrini si sentono un tantino “ellenici “ sul versante banche e prelievi. Anzi forse peggio, in quanto, se nella terra di Alex Tsipras – seppur con limitazioni sulle cifre – gli sportelli bancari esterni erogano denaro, a San Piero, per l’ennesimo giorno dell’ennesima settimana, sono fuori servizio, come già attenzionato e reso noto dai cittadini e dalla stampa.
Due su due. Anzi, per precisione,  persino tre su tre. Unicredit, Credito Siciliano e Poste Italiane: tutte le casse ATM, nella mattinata di oggi 20 luglio, non hanno erogato i soldi ai loro correntisti.
Ad onor del vero, la defiance odierna della cassa di piazza Florio della Posta è conseguenza della situazione, insostenibile, che si è creata in paese: il gruppo, infatti, rimasto il solo che abbia un ATM funzionante che somministra  puntualmente denaro e fornisce gli altri servizi esterni, si è ritrovato a dover sopperire alla mancanza degli altri 2 e, pertanto, soprattutto nel fine settimana è stato letteralmente svuotato dai sempre più spazientiti correntisti che non possono più disporre dei propri  soldi quando e come vogliono.
Unicredit e Credito Siciliano hanno invece cronici ed imprecisati “ problemi tecnici”- la direzione del Credito Siciliano continua a parlare di assenza di collegamento internet – che da settimane, evidentemente, non trovano soluzione.
Così, se in queste ore, Poste non sarà in grado di ricaricare la propria cassa esterna, i sampietrini non avranno nessuna possibilità di prelevare contanti se non quella di recarsi fuori paese per tale operazione ( sempre se dispongono  di contanti per rifornirsi del carburante per l’auto!)sportello_bancomat_002

Questa interruzione prolungata di servizio, ovviamente, sta infastidendo parecchio i cittadini ed i turisti che subiscono tali gravi disagi  praticamente inermi  e dotati di un’ unica “arma “ : la segnalazione ai suddetti gruppi bancari che, però, non ha sortito alcun effetto.
Essendo servizi erogati da gruppi privati, la politica non ha l’obbligo di procedere al fine di risolvere la problematica. Certo è però che, trattandosi di una situazione che sta procurando problemi non certo indifferenti alla comunità e considerato che la qualità della vita dei cittadini dovrebbe essere l’interesse primario di ogni soggetto eletto dal popolo per tutelarlo, i rappresentanti politici locali dovrebbero, in ogni caso, procedere per  quel (buon) senso “morale” ed  intervenire,  a stretto giro,  per fare ripristinare le casse ATM.
Non tutto, di fatti, andrebbe affrontato per dovere di mandato ma piuttosto anche e soprattutto per  contribuire a far vivere bene 2500 cittadini che hanno il sacrosanto diritto di usufruire dei servizi bancari per i quali pagano e che, da troppo tempo, sono invece venuti a mancare.

Sara Gaglio

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