SAN PIERO PATTI – Al via, domani 25 novembre, gli eventi del Centro Anti violenza sulle donne

SAN PIERO PATTI –  Al via, domani 25 novembre, gli eventi del Centro Anti violenza sulle donne

SPP_violenza_donne_004Tempi sanguinari e violenti, quelli che stiamo vivendo. Tempi di odio razziale, fanatismo religioso ed etnico che vede quali maggiori vittime sempre e soprattutto le donne ed i più deboli. Perché, se nelle stragi di Parigi, in Siria o in Iran a morire sotto il fuoco di folli inneggianti un Dio che “pretenderebbe” questi sacrifici umani ( pura bugiarda giustificazione! ) sono state innocenti  vittime di ogni genere, la violenza figlia di questi anni ha colpito e colpisce soprattutto l’universo femminile.

Essere donna nell’epoca dell’odierna  jihad è divenuta una sorta di colpa “divina”, che gli uomini fanno scontare a suon di bastonate; soprusi; violenze sessuali; barbare torture fisiche e psicologiche alle donne. Donne schiave e mogli bambine, ostaggi di una guerra che le umilia; le imprigiona in gabbia come animali; le vende al mercato e le immola in nome di Allah. Vittime di uomini che si arrogano il diritto di vita e di morte persino sulle loro stesse mogli, figlie e madri ritenute infedeli ed inferiori.

A vivere in questo inferno ed in un tal stato di violenza sono soprattutto le donne all’interno delle società islamiche ed in genere dovunque prevalga tale tipo di cultura e concezione del genere femminile, ovvero pari allo zero. Ma nel mondo occidentale quello cosiddetto “ civilizzato” dove – dopo secoli di lotte – dovrebbero essere chiari e rispettati i diritti delle donne, purtroppo, ancora oggi seppur in maniera meno cruenta le donne sono vittime di abusi e maltrattamenti che molto spesso sfociano in omicidi “annunciati”. Secondo i dati dell’Onu, infatti, “ il 35% delle donne ha subito una violenza, fisica o sessuale, dal proprio partner o da un’altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul ‘sexual harrassment’ (le molestie a sfondo sessuale). Dalla ricerca Onu arriva anche la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne”.

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Da anni,  per prevenire e combattere il fenomeno sul campo fondamentali si sono rivelati anche i Centri Antiviolenza, nati con l’intento di sensibilizzare, prevenire e supportare tutte le vittime di violenza di genere. Questo è il lavoro che, oramai da tempo, svolge il Centro Antiviolenza “No al Silenzio” di San Piero Patti mediante  l’operato di preparate volontarie (le dott.sse Eleonora Damico, Veronica Di Perna, Valentina Messina e Serafina Di Salvo) coadiuvate dal Presidente Dott.ssa Catena Camuti, psicologa e psicoterapeuta.

Anche quest’anno, in collaborazione con l’associazione “La Clessidra, il Centro ha organizzato una serie di iniziative – in diversi comuni del territorio nebroideo e con il supporto di altre associazioni  – in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre domani 25 Novembre. no_al_silenzio_2015_slider_002

Dal 1 novembre, inoltre, il Centro ha avviato la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione ” Dì no alla violenza con un selfie ” si chiuderà giorno 31.

Domani mercoledì 25 prenderà il via “Tanti simboli un solo impegno” , evento che si svolgerà in momenti diversi ed in vari Comuni:  dalle ore 9:30 alle 12:30 i volontari saranno presenti con l’installazione delle “Scarpe Rosse” e di Stand informativi a San Piero Patti ( Piazza Duomo); Patti (Piazza Marconi) ed Oliveri ( zona Mercato)

Nel Pomeriggio, dalle 14:30 alle 17:30, saranno coinvolti i paesi di Librizzi ( Piazza Catena) e Sinagra ( Piazza San Teodoro) .

Con l’auspicio che in un futuro prossimo tale Giornata possa essere cancellata dal calendario, il 25 novembre 2015 è dedicato alle tante donne vittime della guerra, della gelosia, dei maltrattamenti ed abusi ad opera di sconosciuti o familiari che non conoscono il potere e la forza dell’amore ma solo quello del pugno chiuso.

Sara Gaglio

 

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