PATTI – Telecamere di sorveglianza alla riserva di Marinello

PATTI – Telecamere di sorveglianza alla riserva di Marinello

L’ex provincia regionale di Messina punta ad installare un sistema di videosorveglianza all’interno della Riserva naturale orientata dei Laghetti di Marinello. A renderlo noto è l’ufficio “Direzione Ambiente” di Palazzo dei Leoni che in questi giorni ha avviato le procedure di indizione della gara d’appalto per la fornitura del materiale necessario.

Circa 15mila euro è la somma impegnata per l’installazione di due telecamere di sorveglianza che verranno posizionate proprio all’ingresso dell’area lagunare, nel tentativo di scoraggiare comportamenti scorretti volti al deturpamento del prezioso bene naturalistico ricadente nel territorio comunale di Patti.

Le ditte interessate dovranno presentare l’opportuna documentazione entro e non oltre le 14:00 del 29 dicembre. «La fornitura – si legge nella specifica tecnica – ha lo scopo di sorvegliare il territorio della riserva con un sistema di videoregistrazione con visualizzazione locale e possibilità di controllo remoto». Il sistema dovrà inoltre consentire l’invio di flussi video in streaming per consentirne la visualizzazione promozionale sul sito istituzionale dell’ente e dovrà rispettare le norme di buona tecnica e regola d’arte, in conformità con le disposizioni di legge in campo impiantistico e ambientale. La ditta aggiudicataria dell’appalto dovrà provvedere alla fornitura, alla collocazione del sistema di videosorveglianza e a tutte le altre opere previste entro sessanta giorni dalla data di stipula del contratto.

Soddisfazione piena ha espresso il sindaco di Patti, Mauro Aquino: «Non sarà la panacea di tutti i mali ma sembra si stia andando nella giusta direzione. Il sistema di videosorveglianza fungerà infatti da deterrente rispetto a determinati comportamenti che deturpano un angolo meraviglioso del nostro territorio e che pongono a rischio tutti gli sforzi che il Comune e la ex Provincia regionale hanno profuso negli ultimi anni a vantaggio della riserva».

La speranza è che i nuovi occhi elettronici scoraggino, soprattutto di notte, in assenza del personale di vigilanza, comportamenti inqualificabili come quelli che hanno determinato il fiorire, proprio nei pressi dell’area lagunare, dell’imponente discarica a cielo aperto denunciata pochi giorni fa dalla Gazzetta del Sud.
Giuseppe Giarizzo

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