PATTI – Cittadinanzattiva. Sirna disattende le promesse fatte ai sindaci del distretto D30. (di Daniela Buttò)

PATTI – Cittadinanzattiva. Sirna disattende le promesse fatte ai sindaci del distretto D30. (di Daniela Buttò)

Patti_Ospedale_slider_001Il confronto con il massimo esponente dell’Azienda sanitaria provinciale Gaetano Sirna si era tenuto a Patti lo scorso 26 febbraio. In tale occasione, il d.g. dell’Asp 5 aveva rassicurato i sindaci e il Tribunale del Malato circa diverse criticità la cui risoluzione sarebbe stata imminente.

Cittadinanzattiva, capofila nell’impegno, aveva infatti pensato di concretizzare l’urgenza dell’intervento rivolgendosi direttamente al direttore generale, il quale effettivamente aveva mostrato disponibilità dinnanzi alle necessità e nondimeno al notevole gruppo di cui consta l’associazione.

Ripresentando a chi ancora non conoscesse l’opportunità che Cittadinanzattiva rappresenta, si tratta di un organismo nazionale, di recente al lavoro anche a Patti con il massiccio impegno di 107 associati. Le professionalità diverse di ciascun membro permettono un competente supporto al cittadino in vari ambiti – salute, giustizia, istruzione, attivismo civico – che così può affrontare le difficoltà e i disservizi che purtroppo sovente gli si presentano.

Tornando alle criticità del nosocomio pattese, il temuto regresso non si è arrestato. Intanto manca ancora la figura apicale della Chirurgia generale, dove senza il primario non soltanto sono molteplici i disorientamenti ma pure parecchi interventi non possono essere effettuati.
Altra situazione di forte disagio, la sospensione dell’esame MOC (Mineralometria ossea computerizzata) per prevenire, diagnosticare e controllare l’evoluzione dell’osteoporosi: manca il personale tecnico che possa utilizzare il macchinario.

Anche l’ortopedia presenta altre problematiche, come l’Unità coronarica che attende l’apertura dell’Emodinamica, senza la quale non ha quasi motivo di esistere il reparto stesso e per cui soccorsi urgenti devono essere trasferiti presso altri ospedali, a discapito della riuscita dell’intervento non più immediato.

La Riabilitazione è al momento un fermento di disagi, per cui gli utenti (e molti giovanissimi) devono recarsi “tutti i giorni” feriali presso la struttura senza poter più concentrare le terapie tre volte la settimana con due accessi nella stessa giornata, con un conseguente aggravamento psicologico nonché sperpero di denaro.

Percorrendo l’ospedale e l’ASP più in generale si riscontrano svariati problemi: carenza di personale e di materiale di consumo, liste interminabili, visite che non possono essere effettuate e continui rimandi. A tal proposito, per rivedere degli aspetti e cercare delle soluzioni, una missiva è stata inoltrata nuovamente al direttore generale dell’ASP. Cittadinanzattiva attende.
Il cittadino intanto può contribuire incentivando il lavoro dell’associazione. Nulla oltre il dovere civico gli è chiesto, niente che vada al di là di gridare i suoi diritti, uscendo da atteggiamenti omertosi e di rassegnazione. Per cui, se rivolgendosi agli enti preposti subisce l’indifferenza ai suoi problemi, non deve prendere lo schiaffo in faccia, incassare il colpo e somatizzarlo. Deve imparare ad ambire alla soluzione ovvero al rispetto della propria dignità di cittadino.

Tutti i mercoledì mattina dalle ore 10, presso la sala Tindari dell’ospedale di Patti, Cittadinanzattiva si riunisce, e già molti cittadini qui si rivolgono per risolvere le loro necessità e, indirettamente, quelle di tutti.

 

 

Daniela Buttò

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