LIBRIZZI – Gettate le basi  per l’istituzione di un “Contratto di Fiume” per la riqualificazione  dei bacini fluviali

LIBRIZZI – Gettate le basi  per l’istituzione di un “Contratto di Fiume” per la riqualificazione  dei bacini fluviali

Venerdì 16 gennaio,  il Comune di Librizzi è stato teatro di  un importante  e partecipato incontro preliminare avente quale oggetto  l’istituzione di un Contratto di Fiume, che possa raggruppare tutti i Comuni della Valle del Timeto e del Torrente Montagnareale, nonché i Comuni limitrofi.

I Contratti di fiume – nello specifico- sono strumenti di programmazione negoziata, profondamente interrelati ai processi di pianificazione strategica rivolti alla riqualificazione dei bacini fluviali. Il processo che li caratterizza si basa sulla copianificazione, ovvero su di un percorso che vede un concreto coinvolgimento e una sostanziale condivisione da parte di tutti gli attori. Questo approccio, fondato sul consenso e sulla partecipazione, permette di concretizzare scenari di sviluppo durevole dei bacini.

Il concetto di “riqualificazione dei bacini”, nell’ambito dei Contratti di Fiume, riguarda tutti gli aspetti paesistico- ambientali del territorio ed  include, quindi, processi di natura idrogeologica e geomorfologica e di evoluzione degli ecosistemi naturali e antropici.Librizzi_veduta da_001

Un Contratto di Fiume è , pertanto,  un accordo (Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale – AQST) la cui sottoscrizione porta, nell’ambito di un percorso di riqualificazione fluviale, all’adozione di un sistema di regole caratterizzato da una serie di criteri: utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale.

Gli elementi che entrano in gioco in questo accordo sono i seguenti: una comunità (Comuni, Province, ATO, Regione, imprese, cittadini, associazioni, ecc.);  un territorio (suoli, acque, insediamenti, aria, ecc.) ed un insieme di politiche e di progetti a diverse scale/livelli.

Gli obiettivi del Contratto di Fiume, sono: la  riduzione dell’inquinamento delle acque e  del rischio idraulico ; la riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali; infine, la  condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua.

Diversi i rappresentanti politici presenti all’incontro:  l’ ing. Renato Cilona (sindaco di Librizzi); l’ avv. Mauro Aquino (sindaco di Patti); l’ ing. Anna Sidoti (sindaco di Montagnareale), il dott.  Salvatore Taranto e  Loredana Ferro (assessori del Comune di San Piero Patti).  Stante l’importanza e la strategicità di un simile strumento di programmazione negoziata – soprattutto nell’ottica della programmazione comunitaria 2014-2020 (che prevede ingenti risorse comunitarie e nazionali per finanziare tali strumenti) – i partecipanti  hanno manifestato unanimemente l’intenzione di avviare tutte le azioni necessarie e funzionali per la definizione del Contratto di Fiume del bacino del “Fiume Timeto e del Torrente Montagnareale”, che , oltre ai comuni di Librizzi, Patti, Montagnareale e San Piero Patti, potrebbe coinvolgere anche quelli di Montalbano Elicona e Gioiosa Marea e tanti altri comuni limitrofi.

Giovedì 29 gennaio – presso il Palazzo Municipale di Patti – si terrà un ulteriore appuntamento per individuare tutti i soggetti istituzionali da coinvolgere in questo prioritario e fondamentale processo di sviluppo e tutela del territorio, per poi condividere lo Schema di Protocollo d’Intesa Preliminare.

Sara Gaglio

 

 

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