SAN PIERO PATTI – Il Consiglio Comunale rimodula il bando per l’affidamento di Villa Marià

SAN PIERO PATTI – Il Consiglio Comunale rimodula il bando per l’affidamento di Villa Marià

Il Consiglio comunale di San Piero Patti, preso atto della mancata presentazione di offerte relative all’affidamento della gestione della casa d riposo Villa Marià, è corso ai ripari e – nella seduta di ieri pomeriggio – ha fissato nuovi criteri ed apportato alcune modifiche al precedente bando.

Frutto di riflessioni ed analisi scaturite già nella precedente adunanza ed in sede di  conferenza dei capigruppo, riunitisi giorni addietro alla presenza anche del responsabile dott.ssa Limina , ieri 1o luglio il civico consesso sampietrino – al fine di procedere quanto prima al nuovo affido tramite gara pubblica della struttura comunale attualmente ancora gestita dalla Cooperatva Servizi sociali di Cono Galipò – ha approvato all’unanimità dei presenti la nuova proposta.San_Piero_Patti_Villa_Marià_Slider_spp24_004

In essa , sostanzialmente, i nuovi dettami riguardano: l’ introduzione di agevolazioni sul canone che il gestore dovrà corrispondere al Comune e la durata della concessione che attualmente viene ridotta da 9 a 3   “atteso – come scritto dai proponenti- il verificarsi nel contesto socio-economico di cambiamenti continui che rendono poco allettanti e quindi economicamente impegnativi contratti di lunga durata”;  prevista, comunque, la possibilità di prorogare tale periodo.

Nella proposta vengono nuovamente ribadite, anche ed ovviamente sia la volontà di operare  per  mantenere in attività la struttura destinata a casa di riposo che la salvaguardia della professionalità conseguita dalla manod’opera attualmente impegnata presso la struttura.

Il Consiglio Comunale, in questo nuovo atto di indirizzo, non ha perso l’occasione per sottolineare l’urgente necessità di incentivare le potenzialità della casa di ricovero, prevedendo, a tal fine la possibilità di consentire l’utilizzazione di parte della stessa  – ben individuata e distinta da quella utilizzata come luogo di riposo- per lo svolgimento di altri servizi sociali, con l’esclusione  però di centri di accoglienza per emigrati ( CARA , SPRAR e simili).Consiglio_Comunale_1006

Il Consiglio mette nero su bianco anche la preferenza del mantenimento, nell’espletamento della gara del sistema ad evidenza pubblica e dopo ulteriore esito negativo, la possibilità di procedere tramite procedura negoziata.

In definitiva si sta tentando di “rendere appetibile”agli imprenditori una struttura che solo la congettura economica e non di certo la qualità dei servizi – che comunque vanno implementati ed evoluti in base alle attuali esigenze- ha spinto sull’orlo della chiusura definitiva.

La politica ha compiuto ieri un passo in tal senso e si spera, adesso, nell’arrivo di investitori privati che vogliano far rifiorire quella che, un tempo, veniva lodata quale eccellenza del settore in tutto il comprensorio.

Sara Gaglio

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