Trovano ufficialità le voci che da giorni circolavano in paese sul nuovo capitolo della vicenda Villa Marià. Nel tardo pomeriggio di ieri, nell’albo pretorio del Comune di San Piero Patti, è stato pubblicato l’avviso inerente l’affido in concessione del servizio di gestione della casa di riposo mediante procedura aperta, con il criterio dell’offerta più vantaggiosa per la durata di 9 anni.
Ultimo cambio di rotta, pertanto, di una complicata questione che oramai si trascina da anni. Inaspettatamente, ieri, la segretaria comunale dott.ssa Limina Provvidenza – autorizzata dall’Amministrazione comunale- ha comunicato tramite l’avviso pubblico che si procederà, quindi, all’indizione della gara dando esecuzione – come la stessa riporta nell’atto – agli indirizzi espressi con delibera consiliare del 2011.
Il consiglio comunale dello scorso 11 maggio le aveva però affidato un incarico differente: la stessa doveva predisporre una proposta che – tenuto conto di quanto emerso nelle diverse adunanze pubbliche e nelle riunioni di un commissione costituita ah hoc – si orientasse verso l’affido diretto a condizione , imprescindibile ed espressa soprattutto dai consiglieri di “Progetto Paese” e condivisa anche dal gruppo “Orgoglio, Impegno, Libertà”, di essere autorizzati per la costituzione di un centro di accoglienza SPRAR ( progetto presentato da Cono Galipò) dall’ANAC e dall’Assessorato Regionale.
Tale proposta era stata redatta dalla Limina ma non inviata. Adesso però le carte si sono rimescolate e, fondamentalmente, si è tornati indietro rispolverando la decisione presa in consiglio 4 anni fa. Motivo? La determina sottoscritta dalla funzionaria dell’area socio-culturale e segretaria comunale riporta tale spiegazioni: “ dato che la cooperativa servizi sociali che gestisce la casa di riposo ha comunicato che non essendosi definito ancora il procedimento avrebbe cessato il servizio il 31 maggio 2015; che con nota sindacale la stessa viene è stata invitata a porre in essere con urgenza tutti gli atti necessari per tutelare gli assistiti , gli operatori e l’Ente, si ritiene necessario procedere alla pubblicazione del bando di gara”.
Malcontento viene espresso in queste ore dagli operatori di Villa Marià , già in agitazione da settimane , alla notizia del procedimento in quanto, gli stess,i sono ovviamente preoccupati dei possibili licenziamenti ad opera del futuro gestore che – se diverso dall’attuale – potrebbe non garantire i dipendenti sampietrini sempre più solidali al presidente della Cooperativa Servizi Sociali Cono Galipò ed ancora fermamente convinti che l’unica via percorribile sia il progetto SPRAR. A tal punto che, sostenuti dalla CGIL, hanno richiesto un incontro con il Prefetto per esporre la questione.
Incontro che, forse, muterà nuovamente le dinamiche in corso? Questo oggi non è possibile saperlo. Certo è, invece, che si sta procedendo come il “ granchio” : un passo avanti e 10 indietro. Mesi passati a sviscerare il progetto ( prima CARA e poi SPRAR) per poi, dopo consigli, riunioni e commissioni, ritornare al punto di partenza. Sperando che, questa volta, sia davvero il punto di una nuova “ri-partenza” per una struttura che ha costituito il fiore all’occhiello nell’ambito dei servizi socio-sanitari locali.
Sara Gaglio