È proprio quando le luci iniziano a spegnersi e gli addobbi ad essere riposti negli scatoloni, che diventa fondamentale soffermarsi a riflettere. Nelle nostre coscienze non deve mai venir meno la consapevolezza di dover essere grati a ciò che abbiamo, e per questo condividere diventa quasi un obbligo morale. Troppo spesso ci ritroviamo a vivere di fretta, prestando scarsa attenzione a chi invece dalla fretta rifugge, perché ha ben compreso che il tempo non sta al nostro passo, ma fluisce inesorabile. Trova il tempo di dare, è il segreto dell’eterna giovinezza.
Lo sa bene il circolo Arci “13 Ottobre” Raccuja che il 5 gennaio ha promosso il tanto atteso “Incontro con gli anziani”,appuntamento annuale ormai giunto alla sua 23esima edizione, interamente dedicato al tema dello scambio generazionale, in cui il patrimonio storico che costituisce una fonte ineguagliabile per la salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali, si offre all’intera comunità nella sua presenza più viva e attiva. 
Una festa non solo per gli anziani, protagonisti indiscussi dell’evento, ma anche per i giovani, i meno giovani e i bambini che hanno reso ancor più gioioso con il loro entusiasmo un momento di vera armonia. Lo ha sottolineato il Segretario del Circolo Arci, Marcella Scalia, le cui parole di benvenuto ai tanti riunitisi presso l’Auditorium Comunale, hanno messo in luce il leitmotiv che permea profondamente l’agire dei Soci, che si ispira ad alti valori e principi, coniugato a passione e umiltà. Una squadra che si pone come scopo finale la sponsorizzazione turistica del territorio, sfruttando e convergendo le risorse nell’organizzazione dieventi di grande impatto e coinvolgimento sociale.
Erano presenti gli ospiti della casa di riposo “Madonna del Carmelo”, lacui partecipazione è stata garantita dal personale disponibile e attento impiegato nella struttura, insieme agli atri numerosi anziani della comunità raccujese, che si sono lasciati coinvolgere dal clima vivace, scandito da momenti danzanti ed esibizioni canore,contributi artistici delMaestro Antonio Leone e di Mario Foschini, che con la loro musica, unita alla voce del presentatore ufficiale Giovanni Mastriani, hanno animato la serata con sobrietà e allegria.
Riproposto uno dei momenti clou dell’evento, ovvero la lettura della poesia in dialetto siciliano, scritta e interpretata dall’autrice stessa, nonché Presidente del Circolo Arci, Letizia Martella, che con instancabile e appassionata ricerca, non manca mai, in occasione degli incontri annuali con la generazione della cosiddetta terza età, di omaggiarla con componimenti schietti e genuini, in cui le espressioni popolari e i concetti definiti con semplicità, lasciano trapelare come gli anziani, “…‘ntal’ossa chiù fragili ma indistruttibili ‘nte convinzioni e soprattuttu vigili”, costituiscano la generazione delle grandi lotte e delle grandi conquiste, da emulare per assorbirne fervore, forza e coraggio per andare avanti.
Elena Favazzo
