PATTI – Brucia Scarpiglia. Paura tra i residenti: il fuoco minaccia un B&B e un panificio

PATTI – Brucia Scarpiglia. Paura tra i residenti: il fuoco minaccia un B&B e un panificio

incendio_scarpiglia_Patti_004Patti – Domenica di paura sulle colline pattesi per via di un vasto incendio scoppiato in contrada Scarpiglia intorno alle ore 12,30.

A pochi giorni dal rogo che il 28 agosto ha devastato le contrade Carasi e San Paolo, il fuoco continua a distruggere uliveti e macchia mediterranea mettendo in apprensione i residenti di Scarpiglia a causa della vicinanza delle fiamme alle abitazioni.

Copione simile a quello di Carasi e San Paolo, dove per altro alle 5 di  stamattina un nuovo principio di incendio ha richiamato sul posto i vigili del fuoco di Patti che fortunatamente sono riusciti a domare le fiamme in poco tempo.

Ben più difficile il lavoro svolto dai pompieri poche ore dopo a Scarpiglia, dove si è reso necessario anche l’intervento degli uomini della protezione civile del Comune di Patti e di Librizzi, dei volontari della Misericordia di Patti e del corpo forestale diretto dal commissario Fabio Capizzi, mentre i carabinieri della locale stazione hanno proceduto a far evacuare alcune abitazioni, un bed and breakfast e un panificio siti a poche centinaia di metri dal fronte del fuoco.

Dalle prime ricostruzioni le fiamme si sarebbero sviluppate nei pressi del letto del torrente Timeto, ai piedi del costone su cui sorge la frazione (una delle più interne del territorio pattese) per poi risalire tutto il versante fino a minacciare un primo gruppo di case, complice anche il vento che ha soffiato, debole ma insistente, per tutto il primo pomeriggio.

Impeccabile il lavoro di squadra svolto dalle forze in campo, tuttavia l’imponenza del rogo e le disagevoli caratteristiche di un territorio particolarmente scosceso hanno imposto l’intervento di un Canadair grazie al quale il fuoco è stato finalmente spento intorno alle 17.

Evitato il peggio, l’allerta rimane comunque massima su tutto il territorio comunale a causa delle condizioni climatiche favorevoli al divampare di nuovi incendi e – aggiungiamo – alla sconsideratezza dell’uomo che spesso appicca volontariamente i roghi senza riflettere sulle conseguenze, a volte drammatiche, delle proprie azioni.

 

Redazione

(Si ringrazia l’ingegnere Claudio Pettina per il contributo fotografico).

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