MESSINA – Faisa Cisal denuncia l’AST per interruzione di pubblico servizio.

MESSINA  – Faisa Cisal denuncia l’AST per interruzione di pubblico servizio.

Lo avevamo detto che non ci saremmo fermati nella nostra azione sindacale e così è stato”.

Faisa Cisal, effettivamente, è passata dalle parole ai fatti.

Fatti che si traducono in una denuncia , per interruzione di pubblico servizio, nei confronti proprio dell’Ast .

Come già riportato, le circostanze che hanno spinto l’organizzazione sindacale a procedere per vie legali risalgono allo scorso 8 Marzo quando la Società Regionale di TPL ( Socio Unico Regione Siciliana) per tramite il Preposto della Sede Periferica di Messina, aveva comunicato ai sindacati che,  per carenza di personale viaggiante, la Sede di Messina riteneva opportuno e doveroso apportare alcune modifiche nei turni di Esercizio, a partire da giorno 11 Marzo.

Pertanto, l’azienda dei trasporti intendeva sospendere temporaneamente alcune corse  – nel bacino dei Nebrodi – già programmate pur sempre garantendo nel suo complesso il servizio.

Una scelta alla quale i sindacati aziendali Fit Cisl e Faisa Cisal – come sottolineato dal rappresentante Antonio Cottone – si sono opposti sin da subito con fermezza, trasmettendo una dura nota di contrarietà nella quale si lamentava la mancata tempestiva comunicazione inerente tale situazione. 

Nonostante le rimostranze, la decisione aziendale è comunque andata avanti .

Chi ha la responsabilità di occuparsi della Sede Periferica di Messina, su delega della Direzione Generale di AST SPA, senza preventiva informativa, nel primo pomeriggio dell’ 8 Marzo 2024, ha comunicato ai Sindacati che a far data dell’ 11 Marzo, sarebbe partito un c.d. PIANO DI EMERGENZA, con pertinenti allegati, riportanti le corse soppresse nel bacino dei Nebrodi e se consideriamo che fra giorno  8 e giorno. 11 u.s. ci sono stati di mezzo, sabato e domenica , praticamente, sia il sindacato ma soprattutto l’utenza, sono stati messi davanti al fatto compiuto, procurando notevole nocumento ai viaggiatori che non si son potuti in alcun modo organizzare per gli spostamenti, scrivono i sindacati in una nuova nota stampa.

“Stante il nostro ordinamento giuridico in materia di servizi di pubblica necessità, commenta , quanto accaduto, non poteva e non doveva assolutamente succedere, tenuto conto della drastica riduzione dei servizi a discapito della collettività del comprensorio dei Nebrodi, costretta a utilizzare il tpl reso da AST spa. 

Da qui, la nostra decisione di sporgere denunzia per interruzione di pubblico servizio nei confronti di chi e/o di quanti, hanno operato nella circostanza.

Per quanto riguarda invece la condotta assunta da parte del responsabile della Sede Periferica di Messina AST SPA nei confronti della nostra O.S., posta in essere in spregio alle basilari norme contrattuali di riferimento in materia di “ informazione e preventivo confronto”, che ha comportato la modifica unilaterale dei turni di lavoro degli autisti impegati nel bacino dei Nebrodi, la Segreteria Regionale Faisa Cisal, sta valutando il da farsi in altre sedi “.

Clima caldo, quindi, quello che si è respira tra l’organizzazione sindacale e l’azienda dei trasporti siciliani.

Ad oggi, a pagare le conseguenze dei tagli sono sempre, e comunque, i passeggeri sui quali, infatti, grava il peso del disservizio generato da questa situazione che, si ricorda, interessa diversi centri nebroidei ( e tra questi San Piero Patti) privati di alcune importanti corse che consentivano , nella maggior parte dei casi, di raggiungere e/o rientrare dagli istituti scolastici, dalle facoltà universitarie o dal posto di lavoro senza tutta una serie di disagi che, invece, si starebbero verificando a causa delle soppressioni messe in atto che, per quanto riguarda il comune sampietrino, hanno determinato l’impossibilità di poter usufruire di adeguati collegamenti soprattutto nella fascia pomeridiana e serale fortemente penalizzata, nonostante l’interessamento della locale Amministrazione comunale.

Sara Gaglio

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