DIARIO NOTTURNO – S. PIERO / PREVENZIONE, QUESTA SCONOSCIUTA ( di Diego Sergio Anzà)

DIARIO NOTTURNO  – S. PIERO / PREVENZIONE, QUESTA SCONOSCIUTA ( di Diego Sergio Anzà)

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Contrada Sambuco, residenti spalano con mezzi propri

 

 

Comunico a chi di competenza (ma, boh, chi è di competenza?) che dai tempi del colonnello Bernacca esistono le previsioni meteorologiche. E che adesso, tranne qualche sbandata, sono quasi infallibili e comunicate con largo anticipo.
Da almeno una settimana era stato lanciato un allarme meteo: sta arrivando la Siberia!
Evidentemente, chi di competenza, ha pensato più al gioco delle palle di neve che a predisporre, IN TEMPO, un piano di prevenzione per limitare i gravi disagi ai cittadini. E siccome, lo sanno anche le pietre, è inutile aspettarsi qualcosa dalla…lontana Regione e dalla “misteriosa” Città metropolitana, sarebbe stato molto più sensato agire in ambito strettamente locale. Ormai, o certe cose te le sbrighi in casa o resti col posteriore…al freddo. Il punto è che i posteriori sono sempre gli stessi: quelli che vivono in condizioni più disagiate, soprattutto nelle frazioni più lontane. Ed infatti, secondo fonti attendibili, fino a ieri le contrade erano praticamente isolate ed i residenti si son dovuti adoperare per quello che hanno potuto. Pare, addirittura, che da Fiumara qualcuno sia sceso a piedi in paese per approvvigionarsi di generi di prima necessità. Almeno una volta c’era il povero asinello!
Chiedo, sempre a chi di competenza: cosa ci voleva per affidare, IN TEMPO, a ditte private l’incarico di sgombrare le strade dalla neve? Dopo che i buoi sono scappati….
Forse qualcuno pensava che dall’ex Provincia sarebbe arrivata la guardia nazionale texana?
Che sfascio! Che inadeguatezza!
Certo, mi aspetto il solito mantra: la burocrazia, le carte, la comunicazione e bla bla bla.
Ma chi se ne fotte della burocrazia! Di fronte ad una così grave emergenza, bisogna saper andare oltre le scartoffie ed avere un po’ di creativo “coraggio”. Caspita!
Ci sono un paese ed un comprensorio bloccati ed aspettiamo due giorni per intervenire…in casa?
Ieri sera una signora mi ha raccontato che per arrivare da Sardella a San Piero, se l’è vista davvero brutta. Hanno liberato dalla neve, ed in parte dal ghiaccio, solo la corsia direzione Patti, col risultato che la poveretta ha dovuto viaggiare contromano. No comment.
Sale? Non si sa. Forse soltanto per l’ insalata.
Che aggiungere? Sarebbero parole inutili! È un copione che non cambia mai. E si tratta di neve, anche se abbondante. E se arrivasse, toccando gli zebedei, un terremoto? Meglio non pensarci.
In un vaso da fiori del mio balcone, i fiocchi hanno scolpito un grosso gatto bianco. Sta lì, ovviamente immobile, con lo sguardo fisso sulla piazza. Aspetta che qualcuno, sempre chi di competenza, venga a riscaldare la testa ghiacciata del povero Gorgone. Almeno il rispetto per la Scienza….

 

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Diego Sergio Anzà

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