DIARIO NOTTURNO – Non può e non deve perdonarci ( di Diego Sergio Anzà)

DIARIO NOTTURNO – Non può e non deve perdonarci ( di Diego Sergio Anzà)

Nel corpo senza più vita di Arturo (ma prima era vita?), c’è il paradigma della schifezza umana, della nostra crudeltà senza fine, del nostro egoismo oltre ogni limite. Questo povero orso era considerato l’animale più triste del mondo. Una tristezza che lo ha portato a chiudere gli occhi per sempre, nello zoo di Mendoza, in Argentina. diario_notturno_non_può_e_non_deve_perdonarci_004
Fin dalle caverne, la mattanza non è mai finita. In questo momento, milioni di altri esseri senzienti vengono imprigionati, violentati, sfruttati e scannati dalla maledetta razza umana. Certo sarebbe già una gran cosa chiudere per sempre zoo, acquari e lager di ogni tipo. Comprese certe condizioni…domestiche in cui vengono tenuti cani, gatti ed uccelli. Ma non basterebbe. La razza padrona troverebbe subito altri modi per esprimere al meglio la sua abiezione.
Arturo ha vissuto 22 anni dietro le sbarre per regalare un minuto di stupido e diseducativo “divertimento” ad uno stronzo di bambino ed ai suoi ancora più stronzi ed ignoranti genitori. No, Arturo non ci può e non ci deve perdonare.
Questa storia orrenda non finirà mai. C’è una sola soluzione: che tutti gli altri esseri innocenti si coalizzino e facciano fuori i cosiddetti umani. Il mondo non perderebbe nulla. Anzi sarebbe un mondo finalmente UMANO!
Il mio desiderio più grande? Vorrei che a guidare questo “esercito di giustizia” fossero i cuccioli di foca, ogni anno massacrati a colpi di mazza per….regalare una pelliccetta ad una merda di donna, figlia di Lucifero. Ma questo “esercito della giustizia” non sarà mai messo in campo. Perché neppure un cobra è capace di fare all’uomo quello che l’uomo fa al cobra.

diego_sergio_anza_loghino_firma_002Diego Sergio Anzà

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