E’ bastato guardare la sala che sabato scorso ha ospitato la mobilitazione in difesa del mantenimento dell’autonomia dell’istituto comprensivo “Rita Levi-Montalcini” di San Piero Patti, per capire quanto stia a cuore il problema alle comunità di San Piero Patti, Montalbano Elicona, Librizzi e Basicò.
Una sala gremita in ogni ordine di posto, per contrastare le voci insistenti dell’azzeramento dell’autonomia dell’istituto sampietrino.
Ed è stato lo stesso dirigente scolastico Prof.ssa Maria La Rosa a spiegare come le leggi in vigore e i numeri diano ragione al progetto di mantenimento dell’autonomia.
Gli interventi dei sindaci Cinzia Marchello, Nino Todaro, Renato Di Blasi e Filippo Gullo sono risultati convergenti sulle ragioni da difendere affinchè l’Istituto comprensivo “Rita Levi-Montalcini” continui a essere autonomo, in quanto ” presidio scolastico unico posto in area montana, come previsto dalle disposizioni regionali che prevedono precise tutele e garanzie per le scuole di montagna”.
Il Presidente del consiglio d’Istituto, Avv. Daniele Levanti, in rappresentanza dei genitori degli alunni ha comunicato la disponibilità, di tutti, a sostenere le amministrazioni comunali a perseguire ogni strada affinché l’Istituto Comprensivo non perda la propria autonomia .
La prof.ssa Maria Vitale Merlo, vice Preside dell’istituto, ha evidenziato il lavoro fatto nei plessi distaccati in questi anni per cercare di risolvere al meglio problematiche che quotidianamente si sono presentate, tutto, fatto in stretta collaborazione con gli uffici di presidenza e segreteria, invitando tutti a restare uniti per poter affrontare questo problema, facendo presente che se l’intervento di sindaci é un dovere istituzionale nei confronti della comunità, per i docenti e quanti operano nella scuola è un dovere morale difendere l’autonomia dell’istituto.
Tra gli altri, in assemblea è anche intervento don Salvatore Fragapane, Parroco della Parrocchia San Michele Arcangelo di Librizzi che ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di salvaguardare l’identità del territorio.
L’iniziativa, che ha visto, anche, una straordinaria partecipazione dei genitori degli alunni è stata la naturale conseguenza della mobilitazione che nel corso delle ultime settimane era nata tra, gli stessi , i docenti, il personale scolastico ATA e tutta la cittadinanza dei quattro comuni che non vogliono vedersi strappare dal proprio territorio un’istituzione educativa così importante.
Redazione
