DIARIO NOTTURNO – BEN TI STA SCANSAFATICHE ! ( di Diego Sergio Anza’)

DIARIO NOTTURNO – BEN TI STA SCANSAFATICHE !  ( di Diego Sergio Anza’)

giustizia_003

Finalmente un giudice a…Berlino. Anzi a Torino. Finalmente un giudice intelligente che sa uscire dallo schematismo dei codicilli ed interpretare la realtà non solo in chiave giuridica ma anche negli aspetti culturali, sociali ed etici.

Ecco la sintesi della decisione — Il figlio maggiorenne che non ha raggiunto l’autosufficienza economica per la propria colpevole inerzia, non ha diritto a ricevere dal padre divorziato l’assegno di mantenimento che gli permetta di avvicinarsi a un tenore di vita simile a quello che conduceva la famiglia prima della separazione. E’ su questo principio che il tribunale di Torino ha revocato il contributo di 1.500 euro al mese che un ventiquattrenne chiedeva al genitore, ex amministratore delegato di una grande azienda (ora fallita). Il giovane aveva detto che voleva riprendere gli studi (interrotti nel 2013 in quarta liceo) e che aveva un’abilitazione di personal trainer di primo livello ma di essere sostanzialmente disoccupato.

I giudici della settima sezione civile hanno esaminato il caso e hanno concluso che nel tempo il giovane scansafatiche “è passato da un’attività all’altra senza soffermarsi in modo serio e continuativo su una sola di esse che gli consentisse quanto meno un inizio di autonomia”. Non avendo dimostrato che “l’impossibilità di intraprendere un percorso lavorativo serio si è verificata per ragioni a lui non imputabili”, non può ricevere l’assegno di mantenimento. Mi raccomando, continuiamo con la “paghetta” anche ai figli quarantenni che bighellonano e che non vogliono, per….grande amore, staccarsi da mammina e papino.

Italiani sempre più “mammoni” (o bamboccioni che dir si voglia). Lo si evince dai dati Eurostat: nel nostro Paese vivono in famiglia il 65,8% delle persone nella fascia tra i 18 e i 34 anni. Battiamo tutti in Europa: i francesi (34,2%), i tedeschi (42,3%) e gli inglesi (34,2%). Si tratta, se si va a fare il confronto con i dati sulla popolazione dell’Istat, di quasi 7,4 milioni di persone. Il dato è in crescita di oltre cinque punti rispetto al 2008 (era al 60,5%) mentre in Francia è cresciuto di meno di due punti e in Germania è diminuito (in Danimarca la percentuale di coloro che vivono a casa con i genitori è al 15,8% del totale degli under 35).

Nel nostro paese è alta la percentuale di giovani che non riescono a lasciare la famiglia anche nella fascia di età più adulta. Quasi un giovane su due tra i 25 e i 34 anni (il 49,4%), infatti, vive con almeno un genitore (in aumento di quasi cinque punti sul 2008) a fronte del 28,8% nell’Ue a 28 e dell’1,4% dei danesi (11,3% dei francesi e 16,8% dei tedeschi mentre gli inglesi sono appena il 13,8%). In questa fascia di età gli italiani “mammoni” superano anche gli spagnoli di oltre dieci punti (sono al 37,4%) ma fanno meglio di greci, bulgari e slovacchi (che risultano oltre il 50%). Spesso gli italiani restano a vivere nella famiglia di origine anche se hanno un lavoro: nella fascia tra i 25 e i 34 anni infatti, nel 2013 erano occupate il 60,2% delle persone (anche se in calo di circa 10 punti sul 2008 quando erano occupate il 70,1%% delle persone in questa fascia di età). Tra i giovani adulti che vivono a casa nell’intera fascia considerata (18-34 anni) oltre un quarto dichiara di avere un lavoro a tempo pieno (il 27,2%) anche se in calo rispetto alla percentuale del 2008 (il 37,6% di coloro che vivevano ancora in famiglia). Se si guarda alla fascia più adulta tra coloro che sono ancora in casa tra i 25 e i 34 anni in Italia il 43% ha un lavoro a tempo pieno (era il 53% nel 2008).

A restare a casa sono soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni) mentre le femmineche rimangono in famiglia sono il 41,1% (ma in forte aumento rispetto al 36,4% del 2008). In Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano in casa con i genitori sono appena lo 0,4% del totale (il 10,5% in Germania e l’8,1% in Francia).

MEDITATE SU QUESTI DATI. È L’ORA DI CAMBIARE ROTTA.

diego_sergio_anza_loghino_firma_002

Diego Sergio Anza’

Evidenza x