PATTI – Emergenza Covid-19. Sindaci del D30 segnalano disfunzioni e inefficienze del sistema sanitario territoriale.

PATTI – Emergenza Covid-19. Sindaci del D30 segnalano disfunzioni e inefficienze del sistema sanitario territoriale.

I Sindaci del D30, nella seguente nota, segnalano disfunzioni e inefficienze del sistema sanitario territoriale all’assessore Regionale Alla Salute On. Ruggero Razza, al Direttore Generale dell’ASP 5 di Messina Dott.  Bernardo Alagna, al Direttore Sanitario dell’ASP di Messina Dott. Domenico Sindoni e al Commissario COVID Prof. Alberto Firenze

Con la presente, i sottoscritti Sindaci dei Comuni di Patti (Capofila), Brolo, Ficarra, Floresta, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Oliveri, Piraino, Raccuia, San Piero Patti, Sant’Angelo di Brolo, Sinagra e Ucria, facenti parte del Distretto Socio Sanitario n° 30, intendono, ancora una volta, segnalare le disfunzioni e le inefficienze del sistema sanitario territoriale riscontrate in questa difficile emergenza sanitaria e con spirito di collaborazione e critica costruttiva, fornire ipotesi di risoluzione.

Infatti, il notevole incremento dei casi di positività al Covid-19 che si è presentato nelle ultime settimane nel distretto sanitario di Patti, coinvolgendo in particolare diversi istituti scolastici, ha messo a nudo le criticità del sistema e richiede che vengano messe in atto, tempestivamente, tutte le misure necessarie al contenimento della situazione pandemica in atto ed alla soluzione delle problematiche che con la presente si segnalano.

La drastica riduzione oraria operata a settembre agli operatori del contact tracing, da 36 a 12 ore, ha reso inadeguato alle esigenze il servizio, con conseguenze che si riversano sulla popolazione e che non consentono agli scriventi di avere delle informazioni chiare e tempestive sulla situazione pandemica nel nostro territorio, in quanto i predetti operatori sanitari svolgono un’importantissima funzione, fondamentale per il contrasto della diffusione del virus ed indispensabile per il controllo del territorio e per l’opera di sorveglianza, coordinamento e prevenzione svolta dai Sindaci, atteso che i medesimi operatori sono oggi gli unici contatti diretti dell’amministrazione comunale e, pertanto, l’unica fonte di informazione tempestiva su esiti dei tamponi e sui soggetti in quarantena. 

Il monte orario dedicato complessivamente al servizio nel distretto di Patti è stato ridotto non garantendo più la copertura settimanale. I sei operatori del contact tracing si occupano, anche, della gestione dei casi scolastici, delle procedure di sorveglianza sanitaria dei casi in rientro dall’estero e della segnalazione dei casi positivi e in quarantena a MMG e PLS. È, inoltre, gestita dai medesimi una linea telefonica che l’utenza può contattare per ricevere informazioni e supporto psicologico e che rappresenta un importante punto di riferimento per tutti coloro che si trovano nella condizione di isolamento e quarantena, fungendo anche da ponte con il personale dell’USCA. 

E’ essenziale, pertanto, dare una continuità a questo fondamentale servizio, con un aumento del monte orario ai professionisti in servizio i quali, dopo circa un anno di  attività, hanno una conoscenza approfondita del territorio e della normativa in atto. 

Quindi, risulta imprescindibile un’implementazione del monte orario degli psicologi affidati al servizio di Contact Tracing. 

È necessario, inoltre, un incremento del monte orario dei medici dell’USCA di Patti che, nelle ultime settimane, oltre ad occuparsi della programmazione ed esecuzione dei tamponi delle persone in isolamento e quarantena di ben 14 Comuni, dislocati su un territorio molto vasto, effettuando su richiesta innumerevoli interventi domiciliari su tutto il territorio, si stanno occupando anche dei casi scolastici – pur non essendo un’USCA scolastica – che  sono in notevole aumento sul territorio, dovendo effettuare tamponi a T0, T5 e T10, come richiesto dalla normativa vigente. 

In proposito si aggiunge che appare necessario rivedere anche la questione relativa alla gestione delle scuole, di competenza dell’USCA Nebrodi, che non solo ha le stesse problematiche di monte ore e, pertanto non riesce a smaltire il carico di lavoro che, tra l’altro è destinato ad aumentare nei prossimi mesi invernali, ma pure, fa capo al dipartimento di S. Agata Militello, comportando ciò un ulteriore problema anche di carattere logistico per gli utenti.

Pertanto appare necessario procedere all’adeguamento del monte orario degli operatori dell’USCA Nebrodi ed una rimodulazione delle competenze territoriali in relazione alla gestione delle scuole.

È da segnalare, pure, un ritardo notevole nel processamento dei tamponi, che vengono esitati anche dopo 3 o 4 giorni dall’esecuzione degli stessi, creando grossi disagi nella gestione dei casi, ma non ci è dato sapere se ciò è dovuto a carenza di materiali ovvero di personale.

Inoltre, si è appreso che persiste la difficoltà di rifornimento delle USCA e dei Presidi Ospedalieri in relazione agli indispensabili presidi sanitari (DPI). Addirittura l’USCA di Patti ha interrotto nei mesi scorsi il servizio per carenza di DPI, in particolare di guanti e visiere, così come la cronica carenza di guanti ha più volte messo in difficoltà il presidio Ospedaliero Barone Romeo. Anche tale circostanza, di per sé grave, è un ancor più grave sintomo della criticità della gestione della pandemia.

Atteso il fatto che nel territorio del Distretto, precisamente nel Comune di Librizzi, è stato allestito uno dei tre Centri Operativi della Protezione Civile che si occupa dello stoccaggio e della distribuzione di tutto il materiale sanitario occorrente alle ASP Siciliane, la circostanza appare paradossale. Come già in passato suggerito, si chiede, pertanto, di rivedere immediatamente il sistema di distribuzione dei DPI ed autorizzare i Direttori Sanitari dei Presidi Ospedalieri della Provincia a ritirare il materiale loro assegnato direttamente presso il suddetto Centro, ottimizzando così sia le tempistiche di approvvigionamento, sia i costi da sostenere.

In conclusione appare indispensabile, quindi, l’immediato potenziamento del Dipartimento di Prevenzione presso l’ASP di Patti – cui va il nostro personale plauso e ringraziamento – che, vista l’esiguità degli operatori e del monte ore,  nonostante i lodevoli sforzi e l’abnegazione, non riesce a smaltire, con la necessaria tempestività, l’enorme mole di lavoro che scaturisce dal numero dei contagi.

Bisogna pure riprendere i controlli diagnostici e terapeutici a domicilio oltre che la fondamentale attività di prevenzione ed assolvere, così, oltre che ad una funzione prettamente sanitaria, anche sociale e solidale.

Si avverte forte l’esigenza, in particolar modo in questo periodo di pandemia, di avere una sanità moderna ed efficiente: per questo, i sottoscritti Sindaci del Distretto Socio Sanitario n. 30 chiedono interventi concreti, tesi a fornire riscontri immediati alle legittime istanze dei cittadini che, quotidianamente, esternano rimostranze e preoccupazioni.

Redazione da comunicato stampa a firma dei Sindaci del Distretto Sanitario D30

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