SAN PIERO PATTI – Ufficialmente decaduti Sindaco e Giunta. Comune commissariato

SAN PIERO PATTI – Ufficialmente decaduti Sindaco e Giunta. Comune commissariato

E’ ufficiale: a far data da oggi,  venerdì 14 aprile, Ornella Trovato decade dal suo ruolo di primo cittadino del Comune di San Piero Patti.

Anche a San Piero Patti in queste ore è stato, infatti, notificato dalla Ragione il Decreto che sancisce la fine anticipata dei mandati elettorati di quei 7 amministratori decaduti ( Casteldaccia, Calatafimi Segesta, S.Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte S.Giorgio e Monterosso Almo) a causa della mancata approvazione dei bilanci di previsione nei termini di legge.

Con la  Trovato, conseguentemente,  decade anche  l’intera sua Giunta Municipale composta, attualmente, dagli Assessori Salvatore Taranto (vice sindaco); Lauria Francesca; Massimiliano Giambrone e Nino Todaro.

 Dopo i 15 consiglieri comunali costretti a lasciare, alla fine del 2016, il Palazzo Comunale di San Piero Patti, tocca adesso anche a tutto l’esecutivo locale che verrà sostituito da un Commissario Straordinario che, da ora, svolgerà le funzioni degli organi decaduti sino a giorno 11 giugno, data questa delle elezioni amministrative già previste in conseguenza della naturale scadenza dei mandati.

Ornella Trovato, chiude con quasi due mesi di anticipo il suo decennio di attività politica – amministrativa , caratterizzato, soprattutto nell’ultimo quinquennio, da diaspore interne alla sua stessa maggioranza,  costituita dalla compagine “ Noi per San Piero Unito”;  dimissioni di Assessori ( eclatante quelle del suo storico vice sindaco Giuseppe Interdonato) e consiglieri che, facendole mancare in aula i numeri e quindi stabilità e manovra nell’agire, hanno  determinato, nei fatti, la sua decadenza.

Questo ultimo atto è,  infatti, strettamente  connesso alle forti frizioni e agli  scontri che il sindaco Trovato ha dovuto fronteggiare finendo persino in minoranza in Consiglio.  Organo che dulcis in fundo le ha bocciato il Bilancio Comunale, decretando in tal modo il suo prematuro fine mandato.

Lo scorso dicembre, la sanzione di decadimento era stata applicata solo ai 15 membri del civico consesso sampietrino , sostituiti dal Commissario ad acta .

Dopo il parere emesso in questi giorni dal Consiglio di Giustizia Amministrativa, il provvedimento ha colpito pure Sindaco e Giunta, immediata conseguenza questa di una modifica introdotta con una norma regionale di interpretazione autentica  (art. 2 della l. r. 29 marzo 2017, n. 6) che ha sancito, con effetto retroattivo, il principio secondo il quale la decadenza del Consiglio comunale determina automaticamente anche quella di tutti gli altri organi amministrativi.

In un clima politico già nebuloso e frammentato ed a soli 2 mesi dalle elezioni amministrative, San Piero Patti si ritrova  quindi in una situazione politica mai verificatasi a memoria d’uomo.

Come si muoverà, alla luce di questo straordinario avvenimento, l’ex Amministrazione uscente? Chi sarà il candidato alla imminente tornata elettorale? Secondo voci di popolo,  Salvatore Taranto – fedelissimo consigliere e vice sindaco –  sarà l’uomo di punta da schierare in campo nonostante si registrino,  anche su questo fronte,  divisioni e qualche malumore su tale scelta .

Ma, le sorprese qui in paese sembrano essere sempre dietro l’angolo.

Nel marasma paesano, una cosa appare comunque chiara: oggi  San Piero Patti non ha davvero nulla da festeggiare. Abbiamo perso tutti in quanto, al di là del naturale cambio ai vertici amministrativi che sarebbe comunque arrivato a giugno, la politica nostrana ha messo in luce , e continua, uno dei problemi più gravi e deleteri per la collettività tutta: divisione, lei la vera protagonista di questa ultima stagione politica. “Bestia nera” che ha avuto una sola vittima, la più importante: San Piero Patti.

I presupposti per sconfiggerla non sembrano dei migliori. Auspichiamo, pertanto, ai candidati al ruolo di primo cittadino ( allo stato dei fatti solo 2 ufficiali: Salvino Fiore e Gian Luca Camuti) di riuscirci per il bene supremo dei cittadini e del paese. Dovrà essere lei a lasciare finalmente  il posto, sul “carro dei vincitori”  ad una nuova prima donna, bistratta  se non del tutto dimenticata. Il suo nome? UNIONE.

 

Sara Gaglio

 

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