Indirizzata al primo cittadino del Comune di San Piero Patti , Cinzia Marchello, ed all’ Assessore alle Politiche Ambientali, Gianluca Di Bella , l’ultima interrogazione firmata dal “Gruppo – Primavera Sampietrina” ha per oggetto il servizio di raccolta differenziata.
I quattro Consiglieri Comunali di minoranza (Graziella Ardiri, Maria Pamela Corrente, Maria Pia D’Ambra e Antonino Franco ) proprio in queste ore hanno, infatti, richiesto all’ esecutivo sampietrino tutta una serie di informazioni e di chiarimenti inerenti uno di quei servizi che tocca direttamente le “ tasche” dei contribuenti e che, oggi più che mai, andrebbe gestito perseguendo una duplice ottica: il risparmio in favore del cittadino e la salvaguardia ed il rispetto dell’ambiente che ci circonda.
Secondo quanto riportato dagli scriventi consiglieri , “recentemente sono stati pubblicati, a cura del Catasto Rifiuti dell’Ispra, i dati relativi alla raccolta differenziata dei Comuni siciliani nell’anno 2021. Visto che tale pratica serve a definire le caratteristiche di virtuosità di un Comune; visto che questa Amministrazione ha più volte ribadito l’importanza che questo servizio riveste; ritenuto che la raccolta differenziata sia un elemento fondamentale di diminuzione dell’impatto inquinante sul territorio oltre che elemento di risparmio economico (meno rifiuti in discarica meno spese per il Comune); considerato che nell’anno di riferimento, e cioè il 2021, la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di San Piero Patti è diminuita passando dal 44,39 % al 29,40 % (nel 2020 era al 49,45% ) ; visto che l’elemento determinante nel calo, a quanto pare, è stato il mancato conferimento della frazione umida la cui raccolta viene regolarmente effettuata tre volte la settimana nella Zona di Raccolta 1, si chiede agli interlocutori in indirizzo di conoscere:
1) Le motivazioni per le quali nell’anno 2021 non risulta essere stato fatto alcun conferimento di rifiuto derivante da frazione umida (cod. CER 200108) nonostante il servizio di raccolta sia stato svolto;
2) Se il rifiuto in questione sia stato conferito diversamente;
3) Come intende intervenire l’Amministrazione Comunale al fine di invertire l’andamento negativo della raccolta differenziata e soprattutto quali modalità intenda attuare per raggiungere la soglia del 65% che darebbe diritto agli incentivi della Regione Siciliana che consentirebbero (assieme alle buone pratiche della differenziazione) una riduzione del PEF Tari e quindi un risparmio per i cittadini.”
Redazione da nota stampa