Le Tholos – ovvero quelle tipiche ed antiche costruzioni rurali – dette anche cubburi o casotti – costruite con pietre concentriche che si chiudono in alto con una semi cupola, presenti a centinaia tra i comuni di Raccuja, Floresta, San Piero Patti e Montalbano Elicona – saranno al centro della manifestazione culturale denominata “Thòlos Festival”.
Promossa dal CTS ( Centro Teatrale Siciliano ) e sostenuta dai Comuni di San Piero Patti e Montalbano Elicona, la prima edizione della manifestazione intende insediare nelle località dei Nebrodi, denominate appunto terre delle thòlos, iniziative culturali e di spettacolo, con ricadute di incremento turistico, inserite nei contesti architettonici e paesaggistici del territorio.
“Thòlos Festival “, che si svolgera’ nei giorni 7, 8 e 9 ottobre p. v. , avrà quale location d’eccezione alcuni dei più importanti e pregevoli siti storico – architettonici dei comuni nebroidei interessati : il Convento dei Carmelitani Calzati di San Piero Patti; il Castello Aragonese di Montalbano Elicona ed una delle Tholos ubicata in località Polverello.
“Mille e due notti” e’ il primo spettacolo che andrà in scena venerdì 7 ottobre, alle ore 21,00 al Convento dei Carmelitani con la novella “Storia di Qamar Az-Zaman”. Sabato 8 ottobre, alle ore 21,00, presso il Castello Aragonese di Montalbano Elicona sarà, invece, proposta la “Storia di Aziz e Aziza”.
“Thòlos Festival” si chiuderà domenica 9 ottobre – alle ore 11,00 – con lo spettacolo IMPRESSIONI #1: ELLADE in contrada Polverello.
I due spettacoli che saranno proposti in prima assoluta in questa prima edizione del thòlosfestival – commentano gli organizzatori – si basano sulla riscrittura drammaturgica di Nino Romeo di due estesi racconti de Le mille e una notte: “un corpus letterario di valore universale che ha ispirato -per plot e strutture narrative, per motivi e situazioni, per personaggi- il romanzo cortese medievale, la nascita della novellistica europea (Boccaccio, Chaucer), i poemi epici ed eroicomici, il teatro elisabettiano (Shakespeare). Inoltre, Le mille e una notte sono la testimonianza più vasta, per estensione temporale e geografica, di una letteratura a prevalente tradizione orale che, passando di bocca in bocca, viaggia dall’India al Mediterraneo, congiungendo, nei millenni, popoli lontani attraverso i loro racconti.
La scelta di inscenare due racconti de Le mille e una notte in spazi fortemente evocativi dei complessi monumentali di San Piero Patti e Montalbano Elicona è da riferire, soprattutto, alla potenza narrativa delle due storie. Storia di KàmarAz-Zamàn figlio del re Sharimàn è il racconto fantastico e contemporaneamente realistico che parla di un giovane uomo e di una giovane donna, bellissimi ma alteri. Due jinn (sorta di draghi della mitologia indo-iranica) li portano di notte l’uno accanto all’altra, facendoli svegliare alternatamente. I due giovani si innamorano l’uno dell’altra: ma i jinn li separano, riportando ciascuno nel proprio paese. Si dipana da qui una vicenda di incontri ed abbandoni, di travestimenti e riconoscimenti: una vicenda avventurosa con divagazioni poetiche di grande liricità, com’è nella tradizione letteraria araba. Diverso per atmosfera e temperatura narrativa è Aziz e Aziza storia, dai risvolti drammatici e dal tragico finale, di due cugini: lui frivolo e gaudente; lei, talmente innamorata di lui -“schiava d’amore” come lei stessa si definisce-, da accettare di interpretare i segnali della dispettosa fanciulla di cui Aziz è innamorato; e di rilanciare con lei, come un gioco al rimbalzo di cui il cugino è intermediario, frasi su frasi che condurranno, come in un vortice, al tragico epilogo “.
La suggestiva ed originale escursione in Contrada Polverello, domenica 9 ottobre alle ore 11,00, concluderà questa tre giorni su una collina in cui la vista delle Isole Eolie fa da controscena ai boschi dei Nebrodi. Lì, davanti ad una delle tante thòlos sparse nel territorio, attori reciteranno liriche greche di epoca classica (tradotte da Nino Romeo) e passi di Platone, alternandosi a musicisti che eseguiranno dal vivo.
Sara Gaglio