SAN PIERO PATTI – Giovedì 1 febbraio onore al compatrono San Biagio con la ” I^ Rievocazione Storica”

SAN PIERO PATTI – Giovedì 1 febbraio onore al compatrono San Biagio con la ” I^ Rievocazione Storica”

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Febbraio è il mese dedicato alle celebrazioni in onore di San Biagio Vescovo e Martire -Compatrono di San Piero Patti.

In occasione della festività religiosa, la Parrocchia S. Maria e S. Pancrazio organizza la prima edizione della Rievocazione Storica sulla vita del Santo dall’elezione a Vescovo di Sebaste fino al Martirio. L’appuntamento è per  giovedì 1 febbraio,  alle ore 18:30, nella chiesa di S. Maria Assunta.

Il culto di San Biagio è esercitato da secoli nella chiesa di Santa Maria Assunta dove è custodita una reliquia del Santo, in una teca d’argento. Biagio era medico di origine armena vissuto nel IV secolo, divenne vescovo della città di Sebaste (Sebastensis armenorum), allora in Armenia, divenuta oggi Sivas in Turchia, dove operò numerosi miracoli.

Il suo martirio è avvenuto durante le persecuzioni dei cristiani, intorno al 316, nel corso dei contrasti tra gli imperatori Costantino (Occidente) e Licino (Oriente). Costantino si era convertito alla religione cristiana e da ben tre anni era stata decretata libertà di culto nell’impero romano. Tuttavia in oriente, l’imperatore Licinio continuava a perseguitare i cristiani. San Biagio, catturato dai Romani, al rifiuto di abiurare alla religione cristiana fu sottoposto a numerose pene. Dopo essere stato scorticato dai pettini usati per cardare la lana, come si legge nella Passio, il Vescovo venne infine condotto nella Piazza della Città dove gli venne barbaramente mozzato il capo. Si narra che compì numerosi miracoli. In particolare, è ricordato per aver salvato un bambino soffocato da una spina di pesce conficcata nella trachea. Secondo la tradizione popolare, il Santo protegge dai mali della gola, è protettore degli animali ed ausiliatore dei mali tutti.

Secondo alcune fonti storiche, il culto di San Biagio si diffuse a San Piero verso la fine del quinto secolo tramite missionari legati all’opera di Cristianizzazione portata avanti da San Pancrazio, vescovo di Taormina. Si racconta che in principio a “San Piero sopra Patti” vi fosse una usanza particolare che consisteva nel mettere un nastro di colore rosso agli animali, precedentemente benedetto durante la ricorrenza del Santo. Infatti, in prossimità di questa ricorrenza si organizzava una grande fiera del bestiame come un evento particolarmente sentito dalla cittadinanza e anche dai comprensori limitrofi.

Manuela Di Bella

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