MESSINA – Blitz al Consorzio per le Autostrade Siciliane. Tra i 12 dipendenti sospesi dall’incarico anche un sindaco del messinese

MESSINA – Blitz al Consorzio per le Autostrade Siciliane. Tra i 12 dipendenti sospesi dall’incarico anche un sindaco del messinese

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Dalle prime luci dell’alba personale della Direzione Investigativa Antimafia di Messina, unitamente al Centro Operativo di Catania, a seguito di una laboriosa e complessa attività investigativa protrattasi per un lungo periodo, sta eseguendo il provvedimento di applicazione di misure cautelari personali e reali – emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini – nei confronti di 12 soggetti tra  Dirigenti e dipendenti del Consorzio per le Autostrade Siciliane.

Il capo della Direzione investigativa antimafia di Catania, Renato Panvino, ha dichiarato che “l’operazione è il frutto di un’indagine molto complessa durata due anni sull’amministrazione interna del Consorzio per le Autostrade Siciliane, coordinata dal procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita. L’operazione è ancora in corso in diverse città siciliane dove sono presenti investigatori Dia impegnati nella notifica dei provvedimenti ai dipendenti del Cas, con perquisizioni domiciliari e negli uffici.

E’ la prosecuzione dell’operazione gia’ condotta sempre dalla Dia nel 2015 nei confronti di imprenditori e funzionari del Consorzio per le autostrade siciliane che ha fatto luce sull’affidamento degli appalti a ditte compiacenti con modalita’ di corruzione”.

Tra i 12 dipendenti del Consorzio per le Autostrade Siciliane destinatari del provvedimento di sospensione dall’incarico svolto nell’ambito del Cas, figurerebbe anche un sindaco di un Comune della fascia tirrenica del Messinese: il provvedimento riguarderebbe la professione e non il suo ruolo di amministratore pubblico.

Al centro delle indagini della Dia di Catania vi sarebbe la percentuale di circa il 2% che spetta per legge a chi segue appalti pubblici, pagata alla fine dei lavori: secondo l’accusa molti progetti per cui sarebbero stati incassati i soldi non sarebbero stati conclusi o, addirittura, neppure esistiti.

I dipendenti coinvolti nell’inchiesta sono complessivamente 57.

(in aggiornamento)

Redazione

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