DIARIO NOTTURNO – ENNESIMA VERGOGNA DI CERTI GIUDICI ( di Diego Sergio Anza’)

DIARIO NOTTURNO – ENNESIMA VERGOGNA DI CERTI GIUDICI ( di Diego Sergio Anza’)

Lo hanno tenuto per 16 anni in una cella ed è stato grazie allo straordinario impegno di una giornalista, se ora la verità è venuta alla luce.

La Corte d’appello di Perugia ha assolto il somalo Hasci Omar Hassan dall’accusa di avere partecipato all’omicidio della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, a Mogadiscio nel marzo ’94. La sentenza è arrivata al termine del processo di revisione. Omar Hassan si è sempre proclamato innocente. Ha scontato in carcere 16 dei 26 anni che gli erano stati inflitti. Ieri Hassan era in aula insieme alla madre di Ilaria Alpi, Luciana, che ha sempre sostenuto l’estraneità del somalo al duplice delitto.

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“E’ come se Ilaria e Miran fossero morti per il caldo che faceva a Mogadiscio. La verità non l’abbiamo e secondo me non l’avremo mai. Ormai – ha aggiunto la signora Luciana – sono passati quasi 23 anni e il tempo è dalla loro. Non dalla mia parte. Ora non so cosa farò. Sono stanca e non ho più voglia di farmi prendere in giro da queste persone. Perché ci hanno riempito di bugie, di depistaggi, e non hanno combinato nulla”. “Mi sento male – ha sottolineato la mamma di Ilaria Alpi – non sto bene. Sono offesa, amareggiata. Dovrebbero avere un po’ di vergogna tutti questi magistrati che si sono susseguiti nelle indagini di Ilaria ad essere a questo punto dopo 23 anni. Dopo le battaglie che abbiamo fatto mio marito e io. Dai giudici non mi aspetto niente”. La signora Alpi ha quindi evidenziato come Omar Hassan sia stato assolto “grazie a una giornalista”. “Non grazie alla procura di Roma – ha aggiunto – o a un’altra, ma grazie a lei. Perché se non ci fosse stata Chiara Cazzaniga (la giornalista di Chi l’ha visto?che ha rintracciato e intervistato il supertestimone ) probabilmente Hasci sarebbe ancora in carcere. Questo glie lo dobbiamo anche perché spesso si parla male dei giornalisti e invece spesso fanno più del loro dovere”.

“Questa sentenza – ha concluso Luciana Alpi – è per me un piacere immenso perché noi, parlo ancora al plurale come se ci fosse mio marito, ci siamo sempre battuti per l’innocenza di Hassan. Abbiamo sempre detto che era un capro espiatorio e che lo avevano scelto apposta per darci un colpevole. Noi non avevamo bisogno di un colpevole ma vogliamo ‘il colpevole’, che ancora non abbiamo”.

Hassan è stato assolto con la formula “per non avere commesso il fatto”.

Mi chiedo: tutti i giudici che hanno fatto finta di indagare sul duplice omicidio e che hanno condannato un innocente, cosa aspettano a dimettersi? Hanno un briciolo di dignità? Dov’è il Csm? Dov’è Davigo sempre pronto a difendere, con l’aria del primo della classe, una corporazione composta anche da autentici ignoranti e compiacenti? In tutte le professioni, chi commette gravi errori viene duramente sanzionato e spesso messo alla porta. Non è possibile che l’azione disciplinare venga gestita, in pratica, all’interno della stessa categoria. Serve una legge severa che faccia da deterrente per quanti pensano di poter sporcare la toga impunemente. Anche perchè non sempre la mancanza di un giudice a Berlino, può essere sostituita dalla presenza di un giornalista a Berlino.

 

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Diego Sergio Anza’

 

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