Sedici anni, solo sedici.
Un’altra tragedia colpisce la comunità di San Piero Patti che oggi il freddo che spira fuori , di sicuro, lo stà sentendo anche, e soprattutto , sin dentro lo stomaco e sulla proprio pelle.
Non può esserci nessuno , in queste ore, che appresa la scioccante notizia della morte di un nostro compaesano , non abbia versato una lacrima, rivolto al cielo un preghiera o una maledizione verso quel destino avverso che ha deciso che la vita terrena di un giovanissimo adolescente si dovesse concludere qui ed ora.
In casi come questi ci si chiede sempre: “Perché “?
Perché un figlio ed un fratello venga strappato alla sua famiglia, ai suoi affetti, ai suoi amici così presto?
Il rifugio a questo dolore sarà nella fede; molti invocheranno il destino beffardo.
Io non lo so cosa e chi ha deciso che tu resterai , nella nostra memoria e nel nostro affetto, fermo ai tuoi sedici anni.
Cristalizzato , per sempre, nei tuoi anni più belli di ragazzo che si apriva a quella vita e a quel al futuro che non ha potuto scoprire.
Una cosa, però, la so: per chi ti ha amato ci vorranno, adesso, tanto, forse troppo, coraggio ed una forza immensa per andare avanti ; per non farsi risucchiare da tanto dolore.
Nessuno potrà mai restituirvi ciò che avete perso; ciò che non vivrete più.
Ma tutti, insieme, possiamo stringere le mani di un padre, di una madre e di un fratello maggiore affranti da una perdita inconcepibile, assurda e crudele.
Posiamo esserci.
Dobbiamo esserci: è questo il senso della vita che va oltre alla morte!
Buon viaggio Fabio, piccolo grande uomo!
Sara Gaglio