PATTI – Distretto Socio Sanitario D30. Preoccupazione per l’inquadramento, nella rete ospedaliera dell’Ospedale “Barone Romeo” quale ospedale di base

PATTI – Distretto Socio Sanitario D30. Preoccupazione per l’inquadramento, nella rete ospedaliera dell’Ospedale “Barone Romeo” quale ospedale di base

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Il sindaco di Patti avv.Mauro Aquinio a nome dei Sindaci del Distretto Socio Sanitario D30 esprime la più viva preoccupazione per l’inquadramento, nella rete ospedaliera all’esame da domani della VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Ospedale “Barone Romeo” di Patti quale ospedale di base.

”Al di là delle rassicurazioni circa l’attivazione dell’emodinamica e la conferma della terapia intensiva neonatale, ritengo illogico, pericoloso e non giustificato non classificare Patti come ospedale di primo livello e lasciare sostanzialmente scoperta, quindi, quell’ampia fascia territoriale che va da Barcellona fino a Cefalù. Auspico quindi che, così come avvenuto per altri ospedali come quello di Modica, siano apportate alla bozza di riordino le modifiche necessarie volte a riconoscere al nostro ampio territorio l’attenzione e la tutela che meritano.

A tal proposito è stato richiesto al Presidente della VI Commissione di essere ascoltati sulla problematica.”

 

Il documento integrale:

 

”I Sindaci dei Comuni appartenenti al Distretto Socio-Sanitario D30,

PREMESSO

Che l’Ospedale Barone Romeo di Patti da decenni è al servizio del vasto comprensorio rappresentato dal Distretto socio sanitario D30 e anche dai tanti altri comuni limitrofi garantendo alle nostre comunità il diritto di accesso alle cure costituzionalmente previsto e garantito.
Che il Nostro Presidio Ospedaliero ha una collocazione baricentrica nella costa tirrenica del messinese anche per i Comuni dell’entroterra e vanta una struttura assai invidiata nell’intera realtà sanitaria regionale.
Che attualmente sono attivi presso l’Ospedale di Patti i seguenti reparti: cardiologia – UTIC, chirurgia generale, chirurgia vascolare, medicina generale, geriatria e lungodegenza, oculistica, otorino, UTIN –pediatria –neonatologia, ostetricia e ginecologia, anestesia e rianimazione, radiologia, nefrologia e dialisi, ortopedia, oltre il pronto soccorso.
Che il Nostro Ospedale è punto di riferimento della zona tirrenica del Messinese per tutti i pazienti, affetti anche da gravi patologie, che il nosocomio pattese ha sempre trattato con grande professionalità stante l’esistenza del reparto di anestesia e di rianimazione nonché per le emergenze cardiologiche con l’UTIC e il costituendo reparto di emodinamica. Inoltre, con 900 parti nel solo anno 2016, il punto nascite pattese rappresenta l’eccellenza nella Neonatologia Regionale con la presenza anche dell’UTIN e la recente attivazione del servizio STEN.
Che, alla luce di quanto sopra, l’Ospedale di Patti è imprescindibile punto di riferimento della zona ed appare pertanto naturale che sia classificato come Ospedale di Primo livello.
Che nei primi giorni di gennaio l’Assessore Regionale alla Salute ha illustrato la nuova bozza di piano di riordino della rete Ospedaliera.
Che allo stato sembrerebbe che sia intenzione classificare la nostra struttura come Ospedale di base che, ai sensi D.M. n. 70 del 02/04/2015, avrebbe diritto ad almeno 4 reparti, oltre al pronto soccorso.
Che conseguenza di tale riclassificazione sarebbe la certezza di mantenere solo i 4 reparti base, oltre al pronto soccorso e la possibile chiusura di tutti gli altri reparti, che non potrebbero più erogare neppure i vari servizi a supporto dei reparti superstiti.
Che ciò comporterebbe, inoltre, che in circa 100 KM – distanza autostradale che intercorre tra Taormina e Barcellona – vi sarebbero un Ospedale HUB (Policlinico) e ben 4 Ospedali di Primo livello (Papardo, Piemonte – Neurolesi, Taormina e Milazzo –Barcellona), mentre nei successivi 100 e più KM, tra Falcone e Tusa, vi sarebbero solo due Ospedali di base (Patti e S. Agata Militello – Mistretta), con il conseguente venir meno della pari opportunità di accesso alle cure da parte delle nostre comunità.
Che una eventuale riduzione del numero dei reparti avrebbe un grave impatto sul comprensorio sia per quanto riguarda l’incomprimibile diritto alla salute dei cittadini ma anche – altro dato da non sottovalutare – sotto il profilo economico in una zona già gravemente in difficoltà, con diminuzione degli occupati nel nostro ospedale e nell’indotto ed, ancora, le famiglie sarebbero costrette a sobbarcarsi maggiori costi anche per semplici controlli diagnostici.
Premesso quanto sopra, i sottoscritti Sindaci rappresentano viva preoccupazione per il programmato declassamento del Presidio Ospedaliero Barone Romeo ad Ospedale di Base e, con il presente atto,

INVITANO

il Presidente della Regione Sicilia, l’Assessore Regionale alla Sanità, l’Assemblea Regionale Siciliana a riconsiderare la classificazione del Presidio Ospedaliero di Patti e ad individuarlo quale Ospedale di Primo Livello, così garantendo la piena realizzazione del diritto alla salute delle nostre comunità.

CHIEDONO

di essere convocati in audizione sulla problematica, unitamente all’Assessore Regionale alla Salute, presso la VI Commissione permanente dell’Assemblea Regionale Siciliana.”

Redazione

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